L’11 febbraio non è solo una data da segnare sul calendario: è un richiamo urgente a riflettere sul presente e sul futuro della scienza. La Giornata Internazionale per le Donne e le Ragazze nella Scienza ci invita a guardare con realismo alle sfide che ancora oggi le donne affrontano nelle discipline STEM. Nonostante i progressi significativi, il divario tra uomini e donne nelle discipline scientifiche e matematiche è ancora un ostacolo strutturale, con radici culturali, storiche e sociali che influenzano il percorso educativo e professionale delle giovani.
Un fenomeno che si manifesta nei Dati
Secondo i dati dell’OCSE-PISA 2022, che misurano le competenze in matematica tra i quindicenni in tutto il mondo, i quindicenni italiani ottengono risultati significativamente migliori delle loro coetanee, con una differenza media di 21 punti nelle competenze matematiche. Questo non è il risultato di una “natura diversa” tra i generi, ma piuttosto di un complesso intreccio di fattori sociali e culturali che ancora oggi alimentano disuguaglianze nelle esperienze educative. La scuola, spesso inconsapevolmente, alimenta pregiudizi che portano a differenze nelle aspettative educative, influenzando la fiducia e la motivazione delle studentesse.
Un altro dato interessante riguarda il percorso accademico delle laureate italiane. Circa il 39% delle donne laureate sceglie discipline STEM, un dato che, sebbene superiore alla media europea (35,4%), mostra comunque una forte disparità di genere. La matematica, in particolare, è un campo in cui la rappresentanza femminile è bassa: secondo i dati ISTAT, le laureate in matematica sono una percentuale ridotta rispetto agli uomini, e questo fenomeno si riflette negativamente nelle carriere scientifiche e ingegneristiche delle donne.
Le cause del divario di genere nelle STEM
Non si tratta di una “questione di abilità”, ma di un fenomeno che affonda le sue radici in una società che ha storicamente relegato le donne a ruoli secondari nelle scienze. Rosa Monteiro, Lina Coelho, Inês Simões e Sofia Madeira, ricercatrici e autrici del rapporto Equality Pedagogy in STEM: An EU Framework (2020), sottolineano come il pregiudizio di genere si manifesti in modo pervasivo nei percorsi educativi. Le aspettative sociali, che vedono tradizionalmente la scienza e la tecnologia come ambiti “maschili”, continuano a influenzare la scelta delle ragazze di intraprendere questi studi. Le “gabbie invisibili” delle aspettative sociali spesso impediscono alle giovani di immaginarsi scienziate, ingegneri o matematiche, limitando la loro partecipazione al mondo della ricerca e dell’innovazione.
Alcuni studi dimostrano che le donne, spesso, sono meno propense a intraprendere carriere STEM a causa della percezione sociale che le vede meno predisposte verso le materie scientifiche rispetto agli uomini. Le ragazze, infatti, tendono a rinunciare a queste carriere non tanto per una mancanza di capacità, ma per una carenza di fiducia nelle proprie possibilità in questi ambiti.
Superare gli stereotipi: un impegno collettivo
La scienza e la tecnologia sono strumenti di conoscenza e innovazione che devono essere accessibili a tuttə. Abbattere gli stereotipi di genere nelle STEM è essenziale per garantire che ogni giovane abbia la possibilità di emergere in base alle proprie inclinazioni e capacità. Ciò implica un impegno concreto per decostruire gli stereotipi che limitano le opportunità delle ragazze nelle STEM. L’educazione deve smettere di essere un terreno in cui vengono confermati ruoli di genere, ma deve diventare uno strumento di emancipazione, in cui ciascuna e ciascuno possa affermarsi per le proprie inclinazioni, curiosità e passioni.
Il rapporto UNESCO 2021 su “Donne e scienza” sottolinea che le ragazze che ricevono una formazione STEM sin dalla giovane età sono più inclini a proseguire carriere scientifiche, soprattutto se l’insegnamento è progettato in modo da contrastare gli stereotipi e incoraggiare una partecipazione paritaria. Una delle raccomandazioni principali riguarda l’importanza di modelli di ruolo femminili nel mondo della scienza, per ispirare le nuove generazioni e dimostrare che l’accesso alle STEM è possibile per chiunque, indipendentemente dal genere.
La Giornata Internazionale per le Donne e le Ragazze nella Scienza ci offre ogni anno l’opportunità di fare il punto sulla situazione, ma soprattutto ci invita a impegnarci per un cambiamento reale e profondo.
Noi di Empirica lavoriamo per creare spazi e opportunità in cui le giovani donne possano esplorare, sviluppare e realizzare il loro potenziale nelle STEM. Andiamo oltre il semplice insegnamento: il nostro impegno è rompere gli stereotipi di genere e promuovere un approccio che integri l’innovazione scientifica, tecnologica e sociale. Crediamo che ogni ragazza debba avere la possibilità di essere protagonista di un cambiamento che non riguardi solo la scienza, ma anche il modo in cui queste discipline possono trasformare e arricchire la società
Fonti:
- OCSE-PISA 2022 – Performance dei quindicenni nelle competenze matematiche.
- ISTAT (2022) – Statistica sull’istruzione in Italia.
- Monteiro, R., Coelho, L., Simões, I., & Madeira, S. (2020) – Equality Pedagogy in STEM: An EU Framework.
- UNESCO (2021) – Women in Science Report.